Il Comune di Lamezia acquista il Teatro Grandinetti

18 12 2010

Speranza: “Prosegue l’impegno e il cammino per fare della città di Lamezia un luogo sempre più accogliente e culturalmente vivace al servizio dell’intera regione”. Stamattina è stato perfezionato nello studio notarile l’atto d’acquisto del teatro Grandinetti. Da questo momento è di proprietà del Comune di Lamezia Terme.Nel mese di ottobre scorso la giunta comunale, presieduta dal sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, aveva esaminato ed approvato la proposta al Consiglio Comunale dell’acquisizione del teatro Grandinetti. Giunge così all’arrivo una vicenda sulla quale l’Amministrazione ha a lungo lavorato, individuando un punto di mediazione in grado di tenere conto sia della valutazione a suo tempo fatta dagli uffici tecnici comunali, sia delle esigenze del concordato fallimentare. L’acquisto è, infatti, stato determinato per 4 milioni e 700 mila euro, cifra che risponde ai quattro milioni già previsti dalla giunta comunale due anni fa, allora molto criticata perché considerata una cifra esigua e 700 mila euro i lavori dichiarati dalla procedura presso il Tribunale di Lamezia.“La città ha finalmente – ha dichiarato il sindaco Gianni Speranza – il suo teatro di proprietà pubblica, un bene caro ai lametini e simbolo delle attività culturali della città che verrà conservato, recuperato e rilanciato. C’è sempre stata da parte dell’Amministrazione comunale la volontà, più volte formalmente espressa con atti e delibere, di acquisire il teatro al patrimonio comunale, così come era già avvenuto con l’acquisto del Teatro Grandinetti di Sambiase a riprova della credibilità delle intenzioni dell’Amministrazione”.“Si risolve positivamente – ha aggiunto – una vicenda di grande importanza. Un luogo così significativo, che rappresenta una tappa importante nella vita personale di ogni cittadino di Lamezia e specie nelle generazioni adulte, diventa patrimonio pubblico. La città si avvia ad avere il primato di tre strutture teatrali pubbliche. Adesso bisogna gestirle bene”.“Prosegue l’impegno – ha concluso Speranza – e il cammino per fare della città di Lamezia un luogo sempre più accogliente e culturalmente vivace al servizio dell’intera regione. Il recupero del patrimonio architettonico ed ambientale, il restauro e l’utilizzo dei palazzi storici che hanno reso possibili le nuove collocazioni della biblioteca, della casa del libro antico e del museo archeologico insieme alle programmazioni teatrali e musicali, sono alcune delle tappe più significative del nostro percorso”.





Comitato civico “Punto G”: prima assemblea domani alle 18.00

21 06 2010

Domani martedì 22 giugno alle ore 18 nella sala consiliare di piazza Diaz, nell’ex Comune di Sambiase, è stata convocata la prima assemblea di costituzione del Comitato civico di tutti i candidati, volontari e attivisti della campagna elettorale a favore del sindaco Gianni Speranza. Per gli organizzatori “l’intento è quello di costruire un laboratorio di buona politica e creare un movimento civico e unitario a sostegno dell’Amministrazione Speranza”.





Confermata la maggioranza al Centrosinistra. Ecco i consiglieri

14 04 2010

LAMEZIA TERME – Il giudice Carmine De Rose ha proclamato stamane, presso il Tribunale di Lamezia Terme, la composizione del nuovo Consiglio comunale di Lamezia Terme. Il premio di maggioranza è stato assegnato alle liste di centrosinistra che hanno appoggiato il candidato Gianni Speranza. Il sindaco, pertanto, potrà godere di una maggioranza di 18 consiglieri.
Il Consiglio comunale sarà dunque presumibilmente composto da: Francesco Muraca, Pierpaolo Muraca, Pino Zaffina, Mariolina Tropea, Rosa Andricciola, Aquila Villella, Giovanni Gallo, Costantino Isabella, Antonino Costantino, Giusy Crimi, Gianfranco Spinelli, Elvira Falvo, Gianni Arena, Fernando Miletta, Bruno Tropea, Giandomenico Crapis, Vittorio Paola e Carlo Aiello per il centrosinistra.
Ridimensionati i seggi per il centrodestra che vedrà dunque tra le sue fila: Teresa Benincasa, Francesco Chirillo, Francesco De Biase, Carolina Caruso e Ida d’Ippolito per il Pdl; Massimo Cristiano e Franco Mastroianni per l’Udc; Giovanni Tedesco del Nuovo Psi; Armando Chirumbolo del Pri e Luigi Cirifalco dei Cristiano popolari.
Due gli esponenti del Terzo polo: Francesco Grandinetti e Mario Benincasa.
Resta lo scranno di Salvatore Vescio.
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Gianni Speranza, del centrosinistra, confermato sindaco di Lamezia Terme, potrà contare su una maggioranza di 18 consiglieri su trenta eletti. Lo ha comunicato l’ufficio elettorale circoscrizionale del tribunale di Lamezia Terme che ha reso nota, stamane, la composizione del Consiglio comunale della città.
All’opposizione sono stati assegnati 12 seggi. Il dato è stato fornito dal presidente dell’Ufficio elettorale circoscrizionale, De Rose, in seduta pubblica.
La decisione del tribunale interviene a chiarimento del dato diffuso a conclusione dello spoglio del ballottaggio, pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno, e che indicava una composizione del nuovo Consiglio con sindaco del centrosinistra e maggioranza consiliare dell’opposizione.
Alla seduta ha partecipato lo stesso sindaco Speranza che, nel turno di ballottaggio domenica e lunedì scorsi, ha ottenuto il 65% dei voti contro il 34,61% del candidato della coalizione di centrodestra, la parlamentare Ida D’Ippolito.
“Eravamo sicuri di questo dato. Lo abbiamo detto – ha sottolineato Speranza – con lealtà e sincerità in questi giorni. Questa maggioranza serve alla città per lavorare con tranquillità e serenità. Per quello che mi riguarda io dimostrerò che, anche con la maggioranza, si può collaborare senza arroganza”.





D’Ippolito Zeru Tituli. Speranza confermato Sindaco con il 65%

12 04 2010

Il Nuovo sindaco di Lamezia Terme è Gianni Speranza. Si è imposto con una vittoria schiacciante sulla candidata avversaria, Ida D’Ippolito che non ha avuto scampo al conteggio dei voti del ballottaggio di queste elezioni comunali. Gianni Speranza era sostenuto da Partito Democatico, dalla Lista Civica “Per Speranza sindaco” e dalla Lista Civica “Lamezia con Speranza”, dalle sinistre e dall’Idv di Antonio Di Pietro. La D’Ippolito, invece, era sostenuta dal Popolo della Libertà, dall’Udc, dal Nuovo Psi, dall’Udeur-Pri, dalla Federazione dei cristiano popolari, dalla Democrazia Cristiana, dalla Lista Civica Rinascita di Lamezia e dalla Lista Civica Donne con Ida Troppi Sguardi.

Per il Sindaco il 65% dei voti con un totale di 24000 preferenze, quasi 6000 più del primo turno ed il doppio dei voti raccolti dall’avversaria che si è fermata al 34% con circa 12.000 voti, ben 2000 in meno rispetto al primo turno nonostante gli apparentamenti.
Impietoso per la D’Ippolito il risultato delle urne, la Senatrice non ha portato a casa neanche questa volta i voti dei suoi stessi consiglieri….
In bocca al lupo al Sindaco Speranza, finalmente la campagna elettorale è finita e torneremo ad esprimere liberamente i nostri pareri senza timore di trasgredire alle previsioni della legge sulla par condicio.





Inaugurate le piscine comunali all’aperto

25 03 2010

Sono state inaugurate questa mattina alle ore 11.30 le piscine comunali all’aperto in via De Sensi, alla presenza del sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza e degli assessori della Giunta, Pino Zaffina ed Elvira Falvo.
L’Amministrazione Comunale ha inteso avviare, sin da questa stagione, un programma di attività ricreative acquatiche destinato a bambini e a ragazzi che hanno difficoltà a raggiungere il mare durante il periodo estivo.
L’intervento, che rientra nel programma triennale delle Opere Pubbliche 2009-2011, ha previsto la costruzione di due piscine, una per ragazzi ed una per bambini.
Soddisfatto il sindaco Speranza: “Abbiamo un parco acquatico nel pieno centro cittadino, ed era importante poterlo utilizzare anche nei mesi estivi. In questo modo potremmo usufruire del servizio anche nel mese di agosto. Era un progetto che avevamo a cuore come Amministrazione e che finalmente diventa realtà. Le due vasche all’aperto – ha concluso il sindaco – daranno la possibilità a tanti ragazzi e bambini, che non hanno la possibilità di andare al mare, di poter trascorrere delle giornate serene in piscina, all’aria aperta, in compagnia di altri loro coetanei”.





Grandinetti riconosce il vantaggio di Speranza ed avverte: “Si può vincere solo col voto disgiunto”. La D’Ippolito non risulta gradita agli elettori de centro destra quindi bisogna unirsi per battere la Sinistra.

14 02 2010

“Ritengo che l’unico modo per vincere Speranza sia quello di andare in ballottaggio contro di lui, ecco perché in maniera chiara i nostri movimenti che sottoscrivono la mia indicazione, Ferraro, Nicolazzo, Gullo e Nero, ritengono indispensabile che chiunque non voglia abbandonare per ideologia o amicizie i partiti di appartenenza debbano fare in modo di portare il sottoscritto ad un confronto diretto in ballottaggio con Speranza per vincere. Mi dispiace che si sia verificato questo, ma oggi tutti i sondaggi, quelli veri, danno chiaro il concetto che in un ballottaggio tra la candidata Ida D’Ippolito Vitale e qualunque altro candidato, lei risulterebbe soccombente. Noi non vogliamo che la città torni a Speranza e alla sua sinistra e pertanto il nostro è un atto d’amore verso la nostra Lamezia che spinge i nostri candidati, incuranti dei propri risultati personali, a richiedere il voto disgiunto a chi non lascerebbe mai il partito di appartenenza per i più svariati motivi. I candidati della mia coalizione spingeranno con tutta la loro forza e determinazione per il rinnovamento al fine di evitare altri cinque anni di immobilismo e di cattivo governo. Non meriterebbe risposta una candidata che incurante del secondo partito della città (risultati delle provinciali 2008) ritiene di non doversi confrontare con il sottoscritto . Del resto in questi 16 anni era impegnata legiferando per l’Alitalia e per le missioni in Afganistan e non si è resa conto che le persone di Lamezia hanno deciso di alzare la testa … Oggi anche Casini in Puglia sta chiedendo al popolo del centrodestra il voto disgiunto, perché per combattere Vendola ha ritenuto giusto individuare il più forte dei candidati alternativi da opporgli. L’arroganza di Ida D’Ippolito Vitale nel non volere confrontarsi con me poggia sul fatto che ha paura che il popolo del centrodestra ha capito veramente chi è l’unico sindaco che può opporsi con forza a Speranza e alla sua misera sinistra, pertanto se la senatrice vuole veramente dovrebbe evitare tali conflitti tra due poli che vogliono lo stesso obiettivo (spero!…): mandare a casa Speranza e la sua sinistra.”





Lamezia Terme su Le Monde. Difficile essere un Sindaco onesto in Italia

31 12 2009

L’autorevole quotidiano francese “Le Monde” ha dedicato un’intera terza pagina sulla vicenda amministrativa di Lamezia Terme, additando la città come simbolo di un pezzo di sud che non si rassegna e reagisce positivamente, di un meridione che ha tante forze positive che vogliono il cambiamento civile e democratico.
Ecco ampi stralci della nostra traduzione.

Non è facile essere un amministratore onesto in Calabria

A Lamezia Terme (70mila abitanti), il sindaco si chiama “Speranza”. Gliene serve molta a Gianni Speranza per continuare a credere nella sua missione: fare del suo mandato il simbolo della vittoria della virtù sulla corruzione. 55 anni d’età, eletto nel 2005 sotto i colori della sinistra ma con un Consiglio Comunale di destra, ha fatto della lotta contro la malavita la sua lotta quotidiana…
A Gianni Speranza piacerebbe volentieri parlare d’altro: della biblioteca dei libri antichi, interamente rinnovata che ospiterà una Bibbia del 1588, dei lavori della futura università, dei giardinetti che ravvivano il centro della città. Dei beni confiscati alla mafia, tra cui una vecchia gioielleria diventata una casa per i giovani. Della visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in gennaio. Di quella classe, della scuola media Pitagora (ndr), invitata a sedere per un giorno a Roma al Parlamento. Per loro, il sindaco, professore di filosofia, ha elaborato un piccolo intervento prima della partenza: “Voi avete dei diritti e dei doveri, ha detto loro. E i diritti e i doveri si oppongono ai privilegi, ai favori”. Ma, se oggi questa città situata nel cuore della Calabria fa parlare di sé, non è solo per i lavori di restauro del patrimonio pubblico ma per un piccolo record: 492 edifici, costruiti senza permesso, devono essere demoliti (con sentenze definitive dei tribunali, ndr). “Una media piuttosto alta anche in Calabria, ammette il sindaco…”. Il caso è lungi dall’essere isolato in Italia, dove si è anche ricorso al neologismo “abusivismo”, per parlarne.
Appena un capannone e due scheletri sono stati ridotti in briciole, il 16 novembre, dalle ruspe guidate dai militari, il sindaco ha dovuto affrontare una insolita manifestazione che riuniva gli abitanti delle costruzioni abusive, con delle mamme in lacrime con i loro bambini in braccio, i loro avvocati, imprenditori edili e degli oppositori. “Se questa è la legalità, viva l’illegalità”, ha affermato un consigliere comunale…
“Noi non abbiamo preso nessuno di sorpresa, spiega Gianni Speranza, sostenuto dall’organizzazione antimafia Libera. La demolizione è una decisione della giustizia. Ma i proprietari hanno creduto che, come per il passato, non sarebbe successo niente”. La lotta del sindaco contro “l’abusivismo” costituisce ormai il punto fondamentale del dibattito politico in questo angolo della Calabria. Sulla scrivania del sindaco c’è il quindicinale locale “Il Lametino” che vi ha dedicato decine di pagine. Alcuni imprenditori giustificano le costruzioni abusive spiegando che: “Ciò crea posti di lavoro” in una regione in cui la disoccupazione è più importante che altrove…
La battaglia di Gianni Speranza è diventata un caso scolastico; alcuni vogliono vedervi la parabola del Sud dell’Italia che vorrebbe uscire dai propri mali eleggendo un sindaco pronto a mettervi fine, ma che non vuole rinunciare a interessi personali e corporativi…
Lamezia Terme sarà in ogni caso guardata da vicino in occasione delle elezioni municipali del marzo 2010, in cui il sindaco si ripresenterà. “Nell’Italia del Nord, la legittimità politica si acquisisce sul consenso; da noi, al Sud, si acquisisce sulla clientela, – spiega il sindaco – la nostra classe dirigente non è stata educata al rispetto della legge. Fa in modo che ognuno possa fare ciò che gli piace”.
“Il procuratore della Repubblica sa tuttavia che la partita non si giocherà sulla simpatia che lui ispira. Nell’ombra, i clan, si attivano per fare passare le consegne di voto: “Nel 2005 la mafia si era astenuta dall’entrare in campagna elettorale. Adesso, dopo due scioglimenti del Consiglio, l’Italia ci guarda, spiega il sindaco. È nel 2010? Farà di tutto per eliminarmi politicamente”. Allora Gianni Speranza è prudente, a rischio di macchiare di ambiguità le sue belle intenzioni. Il tempo di trovare forse una soluzione consensuale tra gli abitanti delle case abusive e il Comune, che potrebbe farsene acquirente (a titolo gratuito) per darle in locazione, successivamente, ai loro occupanti. Giuridicamente complicato, politicamente rischioso.
Per adesso, le ruspe, sono ferme nel cortile della caserma da dove sono uscite il 16 dicembre per abbattere due altri edifici previsti nel programma di demolizione. Il giorno dopo, il sindaco e due dei suoi assessori ricevevano ognuno una lettera scritta da un misterioso “comitato di giustizia per Lamezia”. Le minacce di morte che esse contengono sono state giudicate sufficientemente preoccupanti dalla magistratura per giustificare l’apertura di un’inchiesta.
Dalla reazione degli abitanti dipenderà sicuramente l’ostinazione di Gianni Speranza. E anche dalla solidarietà che gli manifesteranno le altre istituzioni. Il deputato del Partito Democratico (centro-sinistra) Marco Minniti ha lanciato un appello al ministro degli Interni per chiedergli: “di intervenire per garantire, a Lamezia Terme, il rispetto delle regole che vanno per tutta la Repubblica. Lamezia, ha aggiunto, è il simbolo del Sud e delle città che hanno scelto la legalità contro le mafie. Attenzione a non lasciare solo Gianni Speranza”.