Confermata la maggioranza al Centrosinistra. Ecco i consiglieri

14 04 2010

LAMEZIA TERME – Il giudice Carmine De Rose ha proclamato stamane, presso il Tribunale di Lamezia Terme, la composizione del nuovo Consiglio comunale di Lamezia Terme. Il premio di maggioranza è stato assegnato alle liste di centrosinistra che hanno appoggiato il candidato Gianni Speranza. Il sindaco, pertanto, potrà godere di una maggioranza di 18 consiglieri.
Il Consiglio comunale sarà dunque presumibilmente composto da: Francesco Muraca, Pierpaolo Muraca, Pino Zaffina, Mariolina Tropea, Rosa Andricciola, Aquila Villella, Giovanni Gallo, Costantino Isabella, Antonino Costantino, Giusy Crimi, Gianfranco Spinelli, Elvira Falvo, Gianni Arena, Fernando Miletta, Bruno Tropea, Giandomenico Crapis, Vittorio Paola e Carlo Aiello per il centrosinistra.
Ridimensionati i seggi per il centrodestra che vedrà dunque tra le sue fila: Teresa Benincasa, Francesco Chirillo, Francesco De Biase, Carolina Caruso e Ida d’Ippolito per il Pdl; Massimo Cristiano e Franco Mastroianni per l’Udc; Giovanni Tedesco del Nuovo Psi; Armando Chirumbolo del Pri e Luigi Cirifalco dei Cristiano popolari.
Due gli esponenti del Terzo polo: Francesco Grandinetti e Mario Benincasa.
Resta lo scranno di Salvatore Vescio.
***
Gianni Speranza, del centrosinistra, confermato sindaco di Lamezia Terme, potrà contare su una maggioranza di 18 consiglieri su trenta eletti. Lo ha comunicato l’ufficio elettorale circoscrizionale del tribunale di Lamezia Terme che ha reso nota, stamane, la composizione del Consiglio comunale della città.
All’opposizione sono stati assegnati 12 seggi. Il dato è stato fornito dal presidente dell’Ufficio elettorale circoscrizionale, De Rose, in seduta pubblica.
La decisione del tribunale interviene a chiarimento del dato diffuso a conclusione dello spoglio del ballottaggio, pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno, e che indicava una composizione del nuovo Consiglio con sindaco del centrosinistra e maggioranza consiliare dell’opposizione.
Alla seduta ha partecipato lo stesso sindaco Speranza che, nel turno di ballottaggio domenica e lunedì scorsi, ha ottenuto il 65% dei voti contro il 34,61% del candidato della coalizione di centrodestra, la parlamentare Ida D’Ippolito.
“Eravamo sicuri di questo dato. Lo abbiamo detto – ha sottolineato Speranza – con lealtà e sincerità in questi giorni. Questa maggioranza serve alla città per lavorare con tranquillità e serenità. Per quello che mi riguarda io dimostrerò che, anche con la maggioranza, si può collaborare senza arroganza”.





Analisi dei risultati. Il centrodestra non ha la maggioranza dei consiglieri ma solo la metà

1 04 2010

Primo: il centrodestra non ha la maggioranza in consiglio comunale. Secondo: ci sono molte anomalie nel voto. Queste le due cose più importanti emerse in un incontro ieri mattina promosso dal centrosinistra che sostiene la ricandidatura del sindaco Gianni Speranza.
Nella segreteria politica del primo cittadino hanno fatto un’analisi dei voti espressi, numerica e non solo politica, ed è venuto fuori che il centrodestra non ha conquistato 16 consiglieri come la Gazzetta del Sud aveva scritto nei giorni scorsi, ma 15 su 30. Significa che la maggioranza in aula non c’è.
La ripartizione ufficiale dei seggi la farà l’Ufficio centrale elettorale, ma secondo gli esperti del centrosinistra è questa: 15 consiglieri al centrodestra, 11 al centrosinistra, 3 al Terzo polo e 1 a Salvatore Vescio con la sua civica.
Nel centrodestra la ripartizione sarebbe questa: 8 Pdl, 3 Udc, 2 Nuovo Psi, ed 1 ciascuno al Pri ed ai Cristiano popolari. In sostanza salterebbe il sedicesimo consigliere che sarebbe Giovanni Talarico dell’Udc.
Nel centrosinistra i seggi sarebbero assegnati così: 5 Pd, 3 Per Speranza Sindaco, 2 Lamezia con Speranza e 1 Rifondazione-Città. Scatterebbe Gianfranco Spinelli in più nella civica Per Speranza Sindaco.
Secondo il centrosinistra, in sostanza, il sedicesimo consigliere non arriva superando anche di un solo voto la metà dei voti espressi (nel caso del centrodestra è il 50,7% attribuito alle liste della coalizione), ma con un congruo numero di voti che facciano scattare un seggio. Si tratta solo di ipotesi e punti di vista, perchè la ripartizione degli scranni comunali non è ancora stata ufficializzata.
Di reale però c’è che dopo le denunce del centrosinistra è stato avviato il riconteggio dei voti e le verifiche delle schede nelle sezioni della scuola «Maggiore Perri». Da ieri i militari della guardia di finanza si stanno occupando di verificare tutte le schede delle 10 sezioni nel plesso scolastico ed i verbali redatti durante le operazioni di voto.
Secondo il centrosinistra non quadrano i conti tra il numero delle schede spogliate e gli elettori iscritti nei verbali.
Intanto il magistrato ha convalidato l’arresto di Giovan Battista Longo, il quarantenne sorpreso nella sezione 36 della scuola “Borrello” mentre cercava di infilare due schede nella stessa urna per le comunali. Longo era stato arrestato in flagranza dalla polizia lunedì scorso pochi minuti prima che si chiudessero i seggi.
«Faremo di tutto per fare emergere la verità», ha detto ieri Rosario Piccioni segretario cittadino di Sinistra e libertà, «chiederemo anche l’accesso agli atti e se ci saranno le condizioni faremo ricorso al Tar». Il problema per il centrosinistra è invalidare i 350 voti che hanno permess al centrodestra di oltrepassare la soglia del 50 per cento.
Fernando Miletta invece ha lanciato accuse politiche: «D’Ippolito in 16 anni di parlamento ha rappresentato il nulla. Adesso mentre Scopelliti ha superato il 66% dei consensi, lei in città non è riuscita a prendere neanche più della metà dei voti del nuovo presidente della Regione».