Il promoter Ruggero Pegna ha reso noto di avere scritto al presidente della Regione, Agazio Loiero, lamentando che nel bando in scadenza il 20 luglio dell’assessorato regionale alla Cultura “per la selezione e il finanziamento di eventi culturali a sostegno della qualificazione e del rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria” vengono discriminate le imprese e le cooperative private.
“Presidente Loiero – afferma Pegna nella lettera -, le scrivo da operatore calabrese della cultura e dello spettacolo, ma anche da dirigente nazionale dell’associazione degli organizzatori e produttori di spettacoli dal vivo, che raccoglie tutti i maggiori professionisti italiani della categoria. Sono certo che lei recepirà e condividerà le ragioni del mio intervento.
Ancora una volta, l’assessorato regionale alla Cultura, attraverso un bando elaborato dai suoi dirigenti, finalizzato alla storicizzazione dei migliori eventi, manifesta una discrezionalità di criteri inaccettabile dai maggiori operatori regionali del settore e oggettivamente in contrasto con le indicazioni del Por Calabria 2007/2013″.
Secondo Pegna, “in tali indicazioni dettate chiaramente dalla Comunità Europea, a cui questo bando fa riferimento, c’é la seguente direttiva che riporto testualmente: ‘Sostenere lo sviluppo di attivita’ imprenditoriali all’interno delle filiere della valorizzazione del patrimonio e della produzione culturale, anche attraverso imprese e loro consorzì.
Questa è l’ ennesima, sistematica esclusione di privati, imprese, aziende e cooperative dalla possibilità di partecipare. E’ una discriminazione incomprensibile che getta, ancora una volta, un’ombra di poca trasparenza sull’operato dell’intera struttura di tale assessorato.
Chiedere progetti di alta qualità, esperienza, professionalità e, allo stesso tempo, escludere le massime espressioni del settore, è un’evidente contraddizione, peraltro in contrasto con le direttive dello stesso Por e con le logiche, anche occupazionali e produttive, connesse a qualsiasi processo di promozione e sviluppo, compresi quelli della cultura e degli eventi.
La selezione deve avvenire sulla qualità dei progetti, l’affidabilità, su requisiti di eccellenza e non, a priori, sulla base della natura giuridica dei proponenti. A tale proposito, non le sfuggirà certamente che, in un Paese civile, le imprese sono il soggetto più importante e qualificato della filiera produttiva.
Un professionista, per operare nel rispetto di ogni aspetto giuridico-fiscale, ha l’obbligo di costituire un’impresa. Tale valore aggiunto in questo bando viene letto paradossalmente come punto a sfavore, al punto da essere motivo di discriminazione ed esclusione, autentica beffa per chi negli anni ha investito con propri sacrifici e risorse, garantendo alla Calabria i principali eventi di cui la collettività e la regione hanno usufruito”.
“Presidente Loiero, come lei certamente intuisce – aggiunge Pegna nella lettera – si tratta di un altro grave abbaglio della macchina amministrativo-burocratica di questo assessorato che rischia di far ricadere sulla gestione politica, secondo me estranea alla vicenda, ogni responsabilità, anche morale. Si eviti, ancora una volta, di far parlare in Calabria di un nuovo caso di malapolitica ed utilizzo clientelare di ingenti risorse.
Non sono qui a chiedere privilegi o favoritismi a nome dei principali professionisti del settore, ma soltanto che si rispetti il più elementare dei loro diritti, cioé di essere ammessi a partecipare ad un bando pubblico, come correttezza, trasparenza, aspetti giuridico-fiscali e direttive europee, indicano in modo inequivocabile”.
“Sono certo – conclude Pegna nella lettera a Loiero – che vorrà con urgenza intervenire per bloccare l’iter di questo bando che, agli occhi dell’intera categoria e delle eccellenze regionali del settore, risulta come un atto grave, lesivo e mortificante”.
(Ansa)